MARTIRE FRANCESCO ZIRANO

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La morte del servo di Dio Francesco Zirano

Cagliari, Anonimo del primo 1700

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La famiglia

 

Non conosciamo esattamente la data di nascita di padre Francesco Zirano,

ma possiamo con sufficiente probabilità indicare l'anno 1564

(ricavandolo da altri dati più certi), mentre il luogo è sicuramente Sassari.

La sua famiglia è composta dal padre, dalla madre Margherita, da una sorella e probabilmente da un fratello e una seconda sorella. Lavorano la terra e vivono modestamente, soprattutto dopo la morte del babbo, mancato piuttosto presto.

E una famiglia come tante, della quale i documenti ci riferiscono un altro particolare: mamma Margherita ha una sorella, il cui figlio, di circa quattro anni più piccolo del nostro Francesco, si farà religioso con lui nello stesso convento di S. Maria di Betlem in Sassari. La fede delle mamme sorelle ci rimanda alla prima fondazione religiosa dei piccolo Francesco Zirano, ricevuta dunque nell'ambito familiare. Dal genitori, possiamo presumere, riceve l'esempio e l'invito a frequentare la chiesa e a riceverne ricchezza di fede e di insegnamenti.

Sassari: la sua città

 

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Veduta Prospettica di Sassari e dei suo territorio, di Gian Francesco Carniona, 1631.
Fuori della cinta muraria della città, la chiesa e il convento di S, Maria di Betlem; presso il porto di Torres, unicamente la basilica di S. Gavino.
(Dal ms. Conservato presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari)

 

Il contatto con la comunità cristiana lo rende spettatore e gradualmente attore della devozione dei suoi concittadini al propri santi: i protomartiri turritani Gavino, Proto e Gianuario morti per la fede durante le persecuzioni dell'impero romano, Sassari in questo momento compie annualmente due pellegrinaggi solenni alla basilica-santuario di S. Gavino sita presso il porto di Torres: il 25 ottobre nell'anniversario del martirio e il 4 maggio nella memoria della dedicazione della chiesa. Dato che ancora non e risorto l'abitato intorno al santuario e che il luogo è da secoli soggetto ad improvvisi attacchi dei corsari, ogni pellegrinaggio si svolge non senza incertezze per l'incolumità fisica dei partecipanti e nella disposizione d'animo di chi sa di mettere a repentaglio la propria libertà e forse la vita stessa per testimoniare la fede e la venerazione per i santi protettori.

Nessuno ci dice della partecipazione del ragazzo Zirano al pellegrinaggio. Ma la testimonianza rilasciataci da Antioco Strada (1605), che il padre Francesco Zirano "aveva per suoi particolari avvocati san Gavino, san Proto e san Gianuario, cittadini e protettori della città di Sassari", è sufficiente per chiarirci che forse proprio nella sua fanciullezza nacque il rapporto di fiducia e quindi di affidamento della propria vita alla loro protezione.

A scuola

 

L'infanzia del piccolo Zirano trascorre per il resto in modo normale, come quella di tanti altri bambini, con una sola differenza: in un'epoca in cui l'analfabetismo è la norma, Francesco riceve un'istruzione, non sappiamo bene dove e con quali modalità.

E' però lecito supporre che questa scuola fosse proprio il convento di S. Maria di Betlem, della sua città, dove i frati minori conventuali accoglievano spesso ragazzi e dove Francesco Zirano sarà chiamato da Dio a percorrere la vita tracciata da Francesco d'Assisi.